L’Amministrazione comunale richiedeva maggiori spazi per la loro piccola biblioteca – altre sale di lettura, un’area per la didattica, uno spazio di ricezione ed almeno un ufficio – ed una migliore distribuzione e fruizione del Museo Archeologico esistente nel quattrocentesco Palazzo del Pretorio.
Trasformato in carcere nel 19^ secolo, diviene poi caserma dei Carabinieri nel 20^ secolo. Il complesso edilizio, composto da due corpi di fabbrica che si fronteggiano lasciando spazio ad un piccolo cortile interno chiuso da un semplice muro verso strada, è stato più volte rimaneggiato nel tempo sino a stravolgerne i caratteri e la qualità architettonica originaria.
Sebbene l’Amministrazione comunale abbia suggerito di ottenere l’ampliamento ricorrendo alla copertura del cortile interno, visibile anche dalla collina della Rocca che sovrasta l’abitato di Angera, il progetto sceglie invece di mantenere distinta la lettura dei due edifici, ma costruendo tra loro, prima a piano terra e poi a piano primo, dei collegamenti leggeri, vetrati e dal disegno contemporaneo.
Piccoli movimenti della copertura del corpo basso consentono di ricavare un soppalco sulla sala di lettura della biblioteca e insieme il collegamento della biblioteca agli spazi del museo archeologico.
In questo modo lo spazio della biblioteca e quello del museo non sono più distinti tra loro.