Il grande vuoto tra gli edifici, così vicino al lago e dal quale non è visibile, ed il suo uso a parcheggio è stato completamente ripensato.
Al parcheggio viene attribuita una valenza secondaria, occasionale e non più preminente, tracciando sul suolo della nuova piazza solo dei segni minimi.
Attraverso una griglia misuratrice e gli allineamenti degli edifici prospicienti la piazza, il progetto ha inserito in questo spazio aperto slabbrato uno spazio verde ed uno per le essenze profumate che ne regolarizzano i bordi.
Un percorso che lambisce lo spazio a verde collega i due ingressi contrapposti della piazza lasciando libero lo spazio interno allo svago, alla sosta, allo ‘stare’.
Un corrimano lineare in ferro conduce i passanti dal lago, attraverso il vicolo, sin dentro la piazza dove diventa uno scarabocchio scultoreo, mentre il periscopio inserito nel totem sulla testata della piazza consente ora la vista del lago.