Perofil SpA aveva necessità di dotarsi di nuovi uffici per l’assistenza della propria clientela.
Gli uffici dovevano essere direttamente connessi a quelli esistenti e per la loro collocazione era stata individuata un’area in disuso, con aperture ed illuminazione limitate, precedentemente destinata all’immagazzinamento dei capi di intimo prodotti.
L’edificio interessato dall’intervento, caratterizzato da una articolata struttura in cemento armato a vista con travi e pilastri a sezione variabile, finestrature a nastro in vetrocemento o schermate da frangisole scorrevoli contenuti in scocche di vetroresina e facciate rivestite con lastre cementizie nel colore del laterizio, è uno straordinario esempio di architettura degli anni ‘60 progettato dall’arch. Giuseppe Gambirasio, figura di spicco dell’architettura bergamasca del secondo novecento.
Il progetto ha previsto uno spazio interno dei nuovi uffici del customer service completamente libero e senza divisioni, mantenendo in vista la struttura a travi e pilastri esistente ed ha approfondito lo studio dei moduli, delle partiture della facciata ed il passo delle aperture esistenti.
Le modifiche introdotte dal progetto sul fronte sud dell’edificio, a lavori conclusi sono, intenzionalmente, poco o nulla leggibili se non per la lieve variazione cromatica delle lastre in cemento nel colore del laterizio a rivestimento della facciata.
Anche le aperture e gli elementi schermanti introdotti nella facciata con la finestra a nastro in vetrocemento sono del tutto simili, ma non uguali, a quelli pre-esistenti.
Nell’edificio è stata allestita la mostra fotografica ‘Giuseppe Gambirasio e Italomodern’, promossa e organizzata dall’Ordine degli Architetti PPeC della Provincia di Bergamo.